Bengodi

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Pagus Bengodi est utopia vel locus impossibilis ab Ioanne Boccacio anno circiter 1350 breviter descriptus in libro suo Decamerone, videlicet in fabula tertia diei octavi:

Maso rispose che le piú si trovavano in Berlinzone, terra de' Baschi, in una contrada che si chiamava Bengodi, nella quale si legano le vigne con le salsicce e avevasi un'oca a denaio e un papero giunta; ed eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi, e poi gli gittavan quindi giú, e chi piú ne pigliava piú se n'aveva; e ivi presso correva un fiumicel di vernaccia, della migliore che mai si bevve, senza avervi entro gocciola d'acqua (Boccacius, Decamerone 8.3).

Apud alios auctores tales res describuntur in pago nomine Cucania celebro.

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